LEGO® Group: tra tradizione e innovazione

Tradizione e innovazione, in una parola: LEGO®

Con gli ormai famosissimi “Brick” della LEGO® è possibile costruire qualsiasi cosa.

Come diceva Ole Kirk Kristiansen, il fondatore della LEGO® , l’unico limite è la nostra immaginazione!

Nel corso degli anni la LEGO®  si è reinventata continuamente, infatti, non solo è cambiata la forma ed il tipo di incastri dei mattoncini ma anche la filosofia stessa della LEGO® che ha reinterpretato i propri giocattoli come strumenti didattici oltre che ludici.

Abbiamo già trattato la “costruzione di storie” attraverso i mattoncini, coniugando il gioco con il racconto. Infatti, la tecnica dello Storytelling viene utilizzata per migliorare competenze di base come la lingua italiana (e perché no, anche delle lingue straniere!). Tutto questo  partendo da una costruzione e un’ambientazione che potrà essere d’ispirazione per il racconto di storie.

L’idea che le mani “pensano” è alla base anche di metodologie ideate nell’ambito professionale per facilitare i processi aziendali relativamente al marketing ed all’organizzazione delle HR. In questo caso si fa riferimento alla metodologia  LEGO® Serious Play®

Teconologia e LEGO®  qual è il link?  Parliamo di robot programmabili che possono essere utilizzati per lo sviluppo del pensiero computazionale. Costruzioni che prendono vita e che rispondono ai nostri comandi, dotati, in alcune versioni, di sofisticati sensori che riconoscono le distanze, i colori, la luce, etc…

E dopo aver creato migliaia di mattoncini, ideato innumerevoli kit didattici, realizzato robot programmabili, e aver fatto della stessa LEGO® una metodologia, qual è il prossimo step?

La realtà aumentata!

Sapete cos’è?

“Per realtà aumentata, si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.”

Quindi?

Si tratta di oggetti o animazioni non reali ma, grazie all’aiuto di appositi programmi/app con determinati dispositivi si palesano ai nostri occhi.

Ricordate PokemonGO? Ecco, i pokemon erano palesemente virtuali ma era possibile intercettarli grazie alla fotocamera del nostro dispositivo mobile ed ad un app dedicata.

Lo stesso risultato lo si potrebbe ottenere grazie ad un proiettore che, debitamente programmato, proietta su un piano animazioni interattive che reagiscono agli stimoli dati da oggetti reali.

È un po’ quello che accade quando ci rechiamo in musei virtuali ed interagiamo con gli exibit che ci sono messi a disposizione.

 

L’ultima idea progettata in casa LEGO® , in collaborazione con Intel , è quella proprio di unire le costruzioni realizzate con i Brick ad oggetti “non reali” ed ad animazioni.

Il progetto si chiama OASIS (Object Aware Situated Interaction System) e si basa su un sistema di telecamere e proiettori che rilevano le coordinate spaziali delle costruzioni e creano di conseguenza effetti speciali in stile cinematografico.

Il risultato? Una casa realizzata in LEGO® potrebbe essere attaccata da un drago; un palazzo potrebbe andare in fiamme; un camion dei vigili del fuoco potrebbe intervenire per spegnere l’incendio.

In parole povere: sarà possibile giocare con oggetti reali e farli interagire con oggetti e animazioni virtuali.

Qui un video contente qualche esempio.

Non sappiamo se, come e quando questi prodotti verranno commercializzati e se effettivamente verranno apprezzati dagli appassionati LEGO® ma di una cosa siamo certi: mentre siamo qui a cercare di comprendere una nuova tecnologia ce ne è già un’altra dietro l’angolo pronta a stupirci!