Sanremo 2019, Caramelle: esclusa la canzone sulla pedofilia

Una canzone per parlare di pedofilia: caramelle

È notizia recente dell’esclusione della canzone “Caramelle” di Pierdavide Carone e i Dear Jack  dalla gara di Sanremo 2019. Il testo del brano è legato al delicato tema della pedofilia.

Le polemiche

Non vogliamo soffermarci sulle polemiche nate a seguito dell’esclusione. Ci limitiamo solo a dire quanto si può leggere già in rete. I cantanti si sono lamentati parlando anche di censura nei loro riguardi. Claudio Baglioni ha invece dichiarato che non c’è stata minimamente volontà di censura ma che al di là del testo, la canzone non è entrata in graduatoria.

Temi sociali e d’attualità nelle canzoni di Sanremo

Di sicuro il tema trattato dalla canzone caramelle è molto delicato ma il festival della canzone italiana non mai escluso temi che riguardassero la violenza o temi di rilevanza sociale. Nel 2007 Cristicchi cantava di un paziente presso un manicomio che decide di sorprendere la sua amata con un “ultimo volo”; nel 2012 Emma  ha vinto il festival con un brano che parlava della difficile situazione economica e sociale italiana; l’anno scorso, nel 2018, Ermal Meta e Fabrizio Moro hanno vinto con il brano dal titolo “non mi avete fatto niente”.Il tema principale è il terrorismo e la paura che esso provoca, anche se le parole “terrorismo” e “attentato” non vengono mai pronunciate nel testo.

Il tema della pedofilia

Il tema della canzone “caramelle” è quello della pedofilia. Piaga sociale di cui forse si parla ancora poco e che a causa di un uso sbagliato del web divaga ormai anche in internet in maniera incontrollata. Pensate ai falsi profili presenti sui social network creati appositamente per adescare ragazzini. Pensate però anche alle foto ed agli hashtag che utilizzano i genitori per i post con i propri figli. Lo sapete che ci sono alcuni hashtag che sono particolarmente seguiti da chi vuole ricercare in rete materiale pedopornografico? Parlare di pedofilia non è semplice. Parlare di un orrore perpetrato ai danni di minori, di bambini, di indifesi provoca ribrezzo al solo pensiero.

Il testo

Se parlare di pedofilia di per sé è complesso, immaginate come possa essere difficile scrivere un testo per una canzone. Il contenuto non può essere esplicito ma bisogna comunque capirne il senso. Di seguito il testo della canzone “Caramelle”:

Prima strofa

Ciao, sono Marco e dieci anni è la mia età
Ho i capelli biondi e vado in quarta A
Tranne matematica a me piace studiare
Mio papà e mia mamma hanno un negozio alimentare
Ho una sorella cinque anni più di me
Ed un fratellino che sta per nascere
E non vedo l’ora che arrivi in fretta maggio
Che se farò il bravo potrò tenerlo in braccio
Il mio migliore amico si chiama Giosuè
Pensa che anche in classe siede vicino a me
Poi alla campanella voliamo come piume
E finché fa buio tiriamo sassi al fiume
Ieri pomeriggio però lui si è ammalato
E perciò alla fine da solo sono andato
E mentre giocavo uno strano sconosciuto
Prima mi ha guardato e poi si è avvicinato
E con fare misterioso ma gentile
Si è seduto accanto a me sopra il pontile
E prima che io prendessi un sasso da tirare
Lo strano sconosciuto ha cominciato a dire

Ritornello:

“Dammi la mano bambino e vieni nel bosco
No che non sono un estraneo, io ti conosco
Vengo dal tuo stesso posto”
Nel mio silenzio il ricordo di cose più belle
Il colore delle stelle, mentre prendi la mia pelle
In cambio un sorriso e due caramelle.

Seconda strofa


Ciao, sono Marica e ho fatto quindici anni
Sono già un’adulta e ho fatto molti sbagli
Primo, mettermi con Luca invece che con Dario
Sì, forse è più bello ma troppo autoritario
E così per dispetto sono uscita con le amiche
E dopo una per una a casa siam tornate
Che palle, casa mia è sempre l’ultima
In fondo a quella via buia e torbida
E come non bastasse è anche scoppiato il temporale
Ho fatto anche lo shampoo stamattina, porco cane
Perché da qualche tempo il mondo è un’agonia
Qualsiasi cosa faccia è sempre colpa mia
Fortuna che un signore mi ha offerto un passaggio
Non l’ho mai visto prima però mi sembra saggio
La vita non è un film, cosa vuoi che mi succeda
E mentre penso questo all’improvviso cambia strada

RIT.

TI PREGO FALLO IN FRETTA SENZA FARMI MALE, TI GIURO NON AVRÒ NIENTE DA RACCONTARE. PERÒ FA’ IN FRETTA COSÌ TORNO A RESPIRARE.

TI PREGO FAI IN FRETTA CIÒ CHE DEVI FARE, TI PREGO FALLO IN FRETTA SENZA FARMI MALE. TI GIURO NON AVRÒ NIENTE DA RACCONTARE, PERÒ FA’ IN FRETTA COSÌ TORNO A RESPIRARE.

Il video

Di seguito il video della canzone

https://youtu.be/KspLGmpTR3w

La metafora del bosco

“(..) non fermarti da sola per la strada, non devi mai fidarti dell’estraneo che si avvicina a te con gentilezza, la beltà s’accompagna alla leggerezza, il lupo assume le più strane forme, con l’ambigua parola che t’inganna, mai lui rivelerà i propri intenti: più dolce la sua lingua, più aguzzi i denti…”

È facile intuire a quale fiaba fa riferimento questa citazione: Cappuccetto Rosso. La storia di Cappuccetto Rosso la conosciamo tutti ma non tutti forse sanno della connessione di questa fiaba al tema della pedofilia. Certo non parliamo della versione edulcorata che viene raccontata ai bambini ma facciamo riferimento alla storia raccontata dai fratelli GRIMM ed ancor prima da Charles Perrault. In tutte le versioni però c’è una scena ricorrente: Cappuccetto Rosso che incontra il lupo nel bosco. Anche nella canzone caramelle si parla di un bosco. Ed è proprio all’interno del bosco che un estraneo (il lupo)  decide di condurre il bambino.

Evitare il lupo o imparare a riconoscerlo?

Il lupo cattivo, secondo questa chiave di lettura, rappresenta un pedofilo. Una persona che si finge amica o conoscente e che ha come primo obiettivo quello di conquistare la fiducia della vittima. Cappuccetto Rosso quando incontra il lupo non sa che è un animale pericoloso e cade nella sua trappola. La storia dovrebbe quindi insegnarci ad evitare il bosco o a far attenzione a non imbatterci nel lupo? NO. Se Cappuccetto Rosso segue i consigli del lupo è perchè non riconosce in lui la pericolosità. Quello che quindi la storia forse ci vuole insegnare è imparare a riconoscere il lupo.

Come riconosciamo il lupo?

È compito della famiglia insegnare ai più giovani a distinguere il bene dal male. È quindi importante parlare ai più piccoli del problema della pedofilia, anche usando l’esempio proprio della favola di Cappuccetto Rosso. Un ruolo importante però è assegnato anche alla scuola… Nella storia di Cappuccetto Rosso, il lupo si traveste da nonna prima di mangiare la protagonista: spesso, purtroppo, il “lupo” si nasconde infatti tra le mura di casa.