A scuola di debate: ricerca, approfondisci, argomenta, dibatti.

Cos’è il “DEBATE”

Il debate, in italiano dibattitoè una metodologia didattica molto diffusa oltreoceano. I nostri studenti ne avranno sentito sicuramente parlare in quanto presente (ma forse troppo di sfuggita per essere notata!) in molti telefilm americani ambientati nelle scuole o che hanno per protagonisti i teenager.

Da qualche anno è presente anche negli Istituti Scolastici Europei e quindi in Italia e in genere viene promossa per attività extracurricolari per migliorare le competenze linguistiche, il senso di responsabilità dei ragazzi, la capacità di ricercare informazioni, migliorare l’ascolto verso opinioni diverse dalle proprie e argomentare le proprie.

Il debate in sintesi

Il debate prevede un confronto fra due squadre composte da studenti su un tema che in genere viene scelto dal docente. Una squadra dovrà sostenere una determinata idea mentre l’altra dovrà invece controbatterla. Si parla di squadra PRO e squadra CONTRO. Importante! Gli studenti verranno divisi in squadre in modo casuale: i partecipanti potrebbero o non potrebbero essere realmente pro o contro una determinata idea.  Dal tema scelto prende il via il dibattito, una discussione formale, dettata da regole e tempi precisi, preparata con esercizi di documentazione ed elaborazione critica. 

Lo scopo del debate

Lo scopo del debate è quello di insegnare agli alunni a:

  • cercare e selezionare  correttamente le fonti per documentarsi;
  • crearsi un’opinione;
  • sviluppare competenze di public speaking e di educazione all’ascolto;
  • migliorare la propria consapevolezza culturale e l’autostima. 

Inoltre esso allena la mente a non fossilizzarsi su opinioni personali, sviluppa il pensiero critico, arricchisce il bagaglio di competenze.

Le regole del debate

Sono proprio le regole ben definite che rendono il debate efficace e che permettono agli studenti di sviluppare le proprie capacità argomentative e di ascolto, oltre al pensiero critico.

Ovviamente ogni classe può stabilire le proprie regole in base alla fascia d’età degli alunni e in base alle proprie esigenze. Noi riporteremo il World Schools Debate, ossia l’insieme codificato di regole al quale si attengono gli incontri delle Olimpiadi Nazionali di Debate e che riguardano la funzione degli scambi, i tempi e la successione degli interventi di ciascun dibattito.

Innanzitutto si prevede la creazione di due squadre, ciascuna composta da tre persone. Gi interventi che ciascuna squadra avrà a disposizione sono quattro, i primi tre di 6 minuti e l’ultimo, denominato replica, di 3 minuti, vediamoli più nel dettaglio.

Primo intervento della squadra PRO

Il primo oratore della squadra pro ha un ruolo molto importante e diversi obblighi da rispettare. Il suo discorso andrà a strutturare la linea d’azione della squadra. Lui terrà l’intervento iniziale, in cui verrà problematizzata o contestualizzata la mozione, cioè dovrà spiegare perchè la mozione in dibattito è controversa.
La sua bravura consiste nell’evidenziare gli aspetti e le problematiche che permetteranno alla squadra di sviluppare la propria posizione in modo funzionale e coerente. Inoltre egli dovrà specificare la posizione della propria squadra e dovrà elencare gli argomenti che essa ha scelto di sottoporre, indicando anche quale oratore li introdurrà. Poi potrà procedere a presentare i propri argomenti a favore della tesi sostenuta.

Primo intervento della squadra CONTRO

Nel primo intervento l’oratore della squadra d’opposizione dovrà innanzitutto problematizzare o contestualizzare la posizione da sostenere. In seguito dovrà mettere in discussione e contestare gli argomenti sostenuti dalla squadra pro con cui si trova in disaccordo; potrà anche avanzare delle obiezioni riguardo a degli elementi emersi durante il dibattito o durante la fase di ricerca. Analogamente dovrà esplicitare gli argomenti che lui stesso andrà a presentare e quelli che verrano esposti dalla propria squadra per poi ricapitolare brevemente quanto esposto nel suo intervento.

Secondo intervento della squadra PRO

Nel secondo intervento della squadra pro il secondo oratore dovrà cercare di mostrare le debolezze e le incongruenze presenti negli argomenti introdotti dalla squadra d’opposizione e dovrà convincere i giudici della validità delle posizioni della propria squadra. Dopo aver risposto alle critiche dell’opposizione, l’oratore potrà procedere esplicitando la propria parte della linea argomentativa precedentemente delineata dal primo oratore.

Secondo intervento della squadra CONTRO

In questo intervento l’opposizione dovrà seguire gli stessi passaggi effettuati dalla squadra pro. Una cosa importante da sottolineare però è che man mano che il dibattito procede, gli oratori dovranno dedicare sempre più tempo alla confutazione di ciò che viene avanzato dai dibattenti precedenti e meno all’introduzione di nuovi argomenti.

Terzo intervento della squadra PRO

Nel terzo intervento la squadra pro dovrà dedicarsi a criticare le posizioni avanzate dalla controparte e dovrà convincere la giuria della validità degli argomenti introdotti dal primo oratore a sostegno della propria posizione. È possibile anche introdurre un nuovo argomento, se anticipato nel primo intervento, ma è una pratica inusuale.

Terzo intervento della squadra CONTRO

Per il terzo intervento della squadra d’opposizione valgono tutte le regole esposte per la squadra pro, ad eccezione del fatto che non è possibile introdurre nuovi argomenti, ma solo criticare le posizioni degli avversari e rispondere alla critiche.

Gli interventi di epilogo o “repliche”

A differenza degli interventi precedenti, basati su un ordine alternato, sarà la squadra dell’opposizione a tenere l’intervento di
chiusura per prima, mentre la replica della squadra pro chiuderà il dibattito.
Negli interventi di epilogo le squadre dovranno soffermarsi sui principali punti di disaccordo emersi durante il dibattito. La replica richiede di analizzare e confutare gli argomenti della controparte sui punti di maggiore disaccordo per poi mettere in luce la forza delle proprie argomentazioni, cercando di influenzare la decisione dei giudici.

Il giudice

Il giudice svolge molteplici funzioni, innanzitutto gestisce e cronometra gli interventi, poi li sintetizza e annota i collegamenti tra le varie argomentazioni al fine di stabilire i vincitori e di fornire agli oratori dei feedback riguardo alle loro capacità argomentative, dialettiche e di lavorare in squadra. Grazie all’analisi delle proprie annotazioni sarà in grado di determinare la squadra che ha sostenuto meglio la propria tesi.

I criteri di valutazione nel debate

È importante dire che non esistono dei criteri universali a cui fare riferimento per valutare un dibattito. Ovviamente ci sono vari fattori che influenzano i criteri di giudizio come ad esempio l’argomento trattato, la fascia d’età degli oratori, gli obiettivi educativi e formativi che si vogliono raggiungere.

Il World Schools Debate, formato di dibattito diffuso a livello internazionale e rivolto principalmente agli studenti delle secondarie di secondo grado, prevede la valutazione:
sul contenuto:  fonti, informazioni, prove, dati impiegati dall’oratore;
sullo stile: chiarezza d’esposizione e coerenza;
sulla strategia: struttura dei discorsi, correttezza della relazione tra tempo impiegato e importanza dell’aspetto trattato per il dibattito in questione.

Gli elementi chiave che generalmente vengono presi in considerazione durante un debate sono:

• organizzazione e chiarezza;
• rilevanza degli argomenti;
• uso di fatti;
• uso di obiezioni;
• persuasività.

Per maggiori informazioni

Il debate è una metodologia molto flessibile che può essere utilizzata per trattare ed analizzare molteplici tematiche ed argomenti, inoltre promuove lo sviluppo di capacità importanti sia nella vita di tutti i giorni che nel mondo lavorativo.

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